logo DARIO MUCI in ''SULU''

domenica 15 gennaio 2012
dalle ore 21.30
immagine:  DARIO MUCI in ''SULU'' Accompagnato dalla sua chitarra, Dario Muci interpreta il classico e l'inedito repertorio tradizionale della sua terra, omaggiando alcuni dei più grandi cantastorie e cantori del sud Italia.
La tradizione, la denuncia, l'impegno sociale, le passioni; Il Sud di ieri che somiglia tanto al sud di oggi, immobile, inesorabilmente sempre uguale.

DARIO MUCI:
Ricercatore di tradizioni orali dall'inizio della sua carriera, Dario Muci, ha riproposto la cultura musicale salentina sin dal 1997, collaborando con i gruppi più rappresentativi della sua terra.
Discepolo del maestro Stifani, barbiere violinista e massimo esponente del ''Tarantismo'' in Puglia e in Italia, Muci continua a riproporre gli antichi suoni amalgamandoli all'attualità, mettendo a disposizione di tutti le sue ''ricerche sul campo'', cercando di ricostruire attraverso la musica i momenti significativi che hanno caratterizzato i centocinquantanni dell'Unità d'Italia.
Un percorso nella tradizione orale del nostro paese che scandaglia gli umori del ''canto di tradizione'' e dei ''cunti''; s'incontrano padroni e contadini, signorotti imbellettati, nonni briganti, galeotti, ci si imbatte in storie d'amore e di emigrazione, ci sono il mare e la terra; c'è in buona sostanza, il SUD. Che è si Salento, ma non solo.
Dopo l'etno jazz di Mandatari (AnimaMundi, 2007), per il suo secondo disco solista Dario Muci sceglie uno stile che torna alla tradizione musicale del meridione d'Italia per raccontare il suo Sud, quello lontano dalle bandiere blu e dall'edonismo estivo, quello dei mali eterni e irrisolti, a cui se ne aggiungono di nuovi come le difficili condizioni dei migranti.
Dario Muci si fa cantastorie e usa la voce e il canto, strumento di socializzazione riconosciuto della tradizione orale salentina, per raccontare gli scenari in cui versa il Sud, le condizioni dei migranti, il razzismo e l'intolleranza, il peso delle politiche ingiuste nella distribuzione della ricchezza e delle risorse.
Con una voce che si fa dolce, rabbiosa, ironica, Muci narra storie senza nostalgia, senza rimpianti, in fuga da ogni luogo comune del folklore e dedica il suo canto a chi è partito per fame o per sogni mancati.


Link:
http://www.dariomuci.it/ Dario Muci: http://www.dariomuci.it/


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