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Concerto di musica africana


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Storia antica
Della storia del Togo prima dell'avvento dei Portoghesi (fine XV secolo) si sa poco. Molte tribù entrarono in Togo dalle regioni confinanti - gli Ewé dalla Nigeria e dal Benin, i Mina e i Guin dal Ghana.
La colonizzazione
Quando, all'inizio del XVI secolo, incominciò la tratta degli schiavi, diverse tribù (soprattutto i Mina) scelsero di lavorare per gli europei, recandosi nell'entroterra per comprare schiavi dai Kabyé e da altre tribù del nord. Nel XVIII secolo la Danimarca rivendicò il proprio diritto al controllo del Togo ma nel 1884 la Germania stipulò un patto con il sovrano locale Mlapa e il Togoland divenne colonia tedesca. I coloni tedeschi introdussero nel paese tecniche molto moderne per la coltivazione di cacao, caffè e cotone e svilupparono le infrastrutture del paese fino a renderle tra le migliori nell'Africa del tempo. La popolazione locale, tuttavia, malsopportava il rigido controllo esercitato dai tedeschi; quando scoppiò la Prima Guerra Mondiale essi accolsero benevolmente le truppe britanniche. La resa del Togo fu la prima vittoria degli Alleati nel conflitto. Dopo la fine della guerra, il paese venne spartito fra inglesi e francesi in seguito ad un mandato della Società delle Nazioni.
Indipendenza
Durante il periodo coloniale, i Mina videro crescere la loro influenza politica ed economica grazie ai loro antichi legami con gli europei e al fatto di vivere in prossimità della costa. Gli Ewé, al contrario, si ritrovarono divisi ed indeboliti dalla spartizione del Togo fra inglesi e francesi, e da entrambi i lati del confine iniziarono a premere per la riunificazione. Le speranze degli Ewé svanirono quando il Togoland inglese votò a favore dell'unificazione con il Ghana, che stava proprio allora ottenendo l'indipendenza. Il Togoland francese, invece, dichiarò la propria indipendenza nell'aprile del 1960 costituendo così il moderno stato del Togo.
Colpo di stato militare
Nel 1963, il Togo fu la prima nazione africana a subire un colpo di stato militare dopo l'indipendenza. Il presidente Sylvanus Olympio, eletto nel 1960 subito dopo l'indipendenza, fu rovesciato da un gruppo di 626 veterani togolesi dell'esercito francese il 13 gennaio 1963. A tali veterani Olympio aveva precedentemente negato l'accesso nell'esercito regolare del Togo. Il giorno dopo il colpo di stato, Olympio fu ucciso dal sergente Étienne Eyadéma, che divenne in seguito presidente nel 1967 (dopo un periodo di governo di suo cognato Nicolas Grunitzky. Da allora, nonostante una facciata di multipartitismo pubblicizzata a partire dagli anni '90, nel paese perdura il predominio dei militari fedeli a Eyadéma e alla sua famiglia. In seguito, Eyadéma ordinò a tutti i togolesi di cambiare i propri nomi francesi in nomi togolesi; lui stesso si chiama da allora Gnassingbé Eyadéma.
Il Togo oggi
Eyadéma ha governato per ben 38 anni, dal 1965 fino alla sua morte avvenuta nel 2005, con metodi assai poco democratici, perseguitando gli oppositori politici, non proclamando le elezioni o impedendone la libera riuscita. Alla sua morte, il figlio Faure Gnassigbe ha cercato di prendere il potere con un colpo di mano (facendosi proclamare presidente a tempo indeterminato dall'assemblea). In seguito alle pressioni della comunità internazionale, ha indetto le elezioni, che si sono svolte in un clima di poca trasparenza e di violenza, vincendole tra le proteste degli oppositori e le denunce di brogli elettorali.
In tutta la vicenda politica del Togo è stata più volte messa sotto accusa la politica della Francia, che ha sempre intrattenuto rapporti economici con il vecchio presidente, nonostante le denuncie continue di violazioni dei diritti umani fatte anche da organizzazioni come Amnesty International.

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